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Pillole di Storytelling

Conoscenza e Consapevolezza alla ricerca dell’equilibrio tra Rifiuto e Accettazione
La Conoscenza, tanto bramata dalle menti più frizzanti, porta con se assieme al concetto della consapevolezza la sfida dell’accettazione.
Essere consapevoli, conoscere senza aver accettato rende la conoscenza stessa un’arma a doppio taglio.
Sempre più diffuso e dilagante l’increscente insegnamento del “siamo tutti uguali” ed è giusto quindi trattarsi da tali. Qui si interpone un grande dissenso a mio avviso. La conoscenza e la consapevolezza se apprese con senno ci fanno comprendere altresì quanto tutti noi siamo diversi, rendendo quindi il fervido insegnamento dell’uguaglianza molto fuorviante e manipolatorio. Necessario certo a creare e accrescere il già trattato argomento del destino condiviso, appartenente alle società, ma che di certo allontana il singolo dalla conoscenza profonda di se stesso.
Dall’altro canto importante è conoscere quanto accettare. Comprendere che l’essere umano per natura è debole e manipolatore è scontato ma accettarlo un pò meno. In questa cultura del super uomo invincibile non è molto accettata la visione della debolezza e ci si oppone a spada tratta mostrando impalcature e castelli sfarzosi per nascondere le proprie e aride debolezze. Non scappiamo da questa legge, non scappiamo dal fatto che siamo fragili, poco concreti e puramente sognatori. Questa è una nostra caratteristica imprescindibile che ci ha portato a creare tutto ciò che è visibile e toccabile con mano attorno a noi, ma che può diventare anch’essa una debolezza distruttiva se non domata.
Qui intervine appunto la fase dell’accettazione. Accettare ciò che si è e rispettare i propri limiti – ognuno ha i propri – è fondamentale e necessario per la ricerca di pace ed equilibrio.
Possiamo tanto, questo è vero, siamo resilienti, certo, ma non accettare cosa siamo, rifiutandolo o rinnegandolo ovunque ci può portare tranne che verso la pace interiore.
Comprendere, quindi, ed essere consapevoli, accompagnati da una buona dose di accettazione, può altresì permetterci di scoprire noi stessi, la nostra natura e il nostro vero potenziale.
Rispettandoci e facendoci rispettare, con la gestione dei limiti e dei confini, possiamo dare il massimo a noi e al mondo, creando, innovando e superando i limiti con cognizione di causa e rispetto non con arroganza e presunzione. Pena la sofferenza e la perenne insoddisfazione, che ahimè ha caratterizzato anche la mia vita fino ad oggi.
Oggi come già detto mi ritrovo qui sul mio blog a condividere con voi ma soprattuto con me stesso i miei pensieri, ciò che ho appreso e compreso dalla vita. Ancora giovane certo, a quasi 32 anni non posso ritenermi arrivato, ma posso affermare di aver capito molto di quello che dovevo capire arrivato a questo punto del mio percorso. La strada è molto lunga, come è giusto che sia, ma a differenza del passato, mi sento pronto per espormi e condividere con leggerezza – passatemi il termine facilmente fraintendibile – ciò che sono, ciò che penso e ciò che ogni giorno mi porto dentro da molto tempo.
Sto rispettando ciò che sono, ce la sto facendo per la prima volta e ne vado fiero, e spero che le mie parole possano in qualche modo essere fonte di ispirazione per qualcuno. Qualcuno che in un preciso momento si ritrova in linea con le mie frequenze e con le quali si rispecchierà.
Ci rivediamo alla prossima puntata.
A.L.