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Pillole di Storytelling

Tristezza, Desiderio e Necessità: 3 elementi fondamentali per la “Creazione” senza i quali nulla potrà mai realizzarsi
Non c’è via di fuga dalla leggi di questa formula Alchemica. Dalla Tristezza e quindi da uno squilibrio tra Aspettative e Necessità nasce il Desiderio che di conseguenza porta alla Creazione.
Senza passare per tale fase nulla può essere creato. Chi possiede un destino personale e quindi il desiderio di rivalsa e di riscatto dalla vita, o da una situazione, trasformerà la sua tristezza di fondo in energia iniziando a creare. Perché la creazione deriva da un desiderio e il desiderio deriva da una necessità, che viene alimentata e portata in superficie a sua volta dalla tristezza o dalla rabbia e più intense sono queste emozioni più il desiderio di creare verrà alimentato.
Chi al contrario un desiderio di rivalsa non ce l’ha e quindi un destino suo non gli appartiene, si sposerà necessariamente al destino comune, incastrandosi e adattandosi come un ingranaggio allo spazio che gli riserva la società e la famiglia in cui vive. Da qui deriverà il suo equilibrio fittizzio che prende forza dal sistema intero, che pone come primario il sostentamento dell’insieme stesso e mai del singolo. Ma e se dovesse cambiare necessità? Beh in questo caso il singolo dovrà accontentarsi di fantasticare perchè sa bene nel profondo che se decidesse di dare adito a quelli che sono i suoi desideri emergenti rovinerebbe l’equilibrio ormai creatosi attorno a lui, scegliendo così di spegnere quella flebile e timida fiammella e tornando a fare ciò che si ha fatto ogni giorno.
Il singolo che sposa la società sceglie così il suo destino che diventerà comune e dovrà adeguarsi alla massa per stare bene, senza la quale non avrebbe nemmeno un perché. Ritrovandosi a siglare un patto indissolubile, pena l’esilio. Ma gli va bene così e aggiungerei anche che è giusto così.
Da qui può derivare quindi il pensiero che ci sia una critica per chi un destino non sceglie di crearselo, beh direi di no. A mio parere ognuno ha il suo posto in questo mondo e non c’è giusto o sbagliato globalmente, ma solo un giusto soggettivo in questo caso, perchè ognuno fa i conti con se stesso, con le proprie aspettative e appunto con le proprie necessità.
Ci sono però persone che non sono in grado e non vogliono adeguarsi a tali dinamiche, provando dentro delle necessità estreme, forti, implacabili, che nulla possono di fronte a quelle misere aspettative che mantengono solo una forma astratta di sogno e fantasticherie.
Chi ha un destino vuole cambiare, vuole creare ciò che non c’è ma che ha la necessità di avere.
E tu cosa senti di essere? Chi ha un destino proprio e vuole creare o chi invece si accontenta del posto che la società ha deciso di riservagli?